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MIO PADRE - APPUNTI SULLA GUERRA CIVILE

di Andrea Pennacchi
con Andrea Pennacchi
musiche dal vivo di Giorgio Gobbo, Graziano Colella (batteria) e Gianluca Segato (lap steel guitar)
produzione Teatro Boxer/Pantakin

Quando è morto mio padre, mi sono svegliato di colpo, come ci si sveglia dopo una festa in cui non ti divertivi e hai bevuto anche il profumo in bagno. È mattina, ti svegli e stai male, ma il peggio è che non ti ricordi niente, è c’è un casino da mettere a posto. E tuo papà, che era bravo a mettere a posto, non c’è più. Così sono finiti i miei favolosi anni’90. La fine di una festa, la nascita di una nuova consapevolezza.

 

Come Telemaco, ma più vecchio e sovrappeso, mi sono messo alla ricerca di mio padre e della sua storia di partigiano, e prigioniero, ma più ancora della sua Odissea di ritorno in un’Italia devastata dalla guerra. Sperando di trovare un insegnamento su come si mettono a posto le cose.

Quando è morto mio padre, mi sono svegliato di colpo, come ci si sveglia dopo una festa in cui non ti divertivi e hai bevuto anche il profumo in bagno. È mattina, ti svegli e stai male, ma il peggio è che non ti ricordi niente, è c’è un casino da mettere a posto. E tuo papà, che era bravo a mettere a posto, non c’è più. Così sono finiti i miei favolosi anni’90. La fine di una festa, la nascita di una nuova consapevolezza.

 

Come Telemaco, ma più vecchio e sovrappeso, mi sono messo alla ricerca di mio padre e della sua storia di partigiano, e prigioniero, ma più ancora della sua Odissea di ritorno in un’Italia devastata dalla guerra. Sperando di trovare un insegnamento su come si mettono a posto le cose.

di Andrea Pennacchi
con Andrea Pennacchi
musiche dal vivo di Giorgio Gobbo, Graziano Colella (batteria) e Gianluca Segato (lap steel guitar)
produzione Teatro Boxer/Pantakin
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